La Valutazione per l’Apprendimento

La Valutazione per l’Apprendimento (in inglese “Assessment for Learning”) è probabilmente l’argomento di cui si parla di più nella scuola inglese. Si tratta di un approccio all’insegnamento che fornisce feedback a insegnanti e studenti per migliorare l’apprendimento. Ogni insegnante deve saper padroneggiare la Valutazione per l’Apprendimento, usare ogni occasione a disposizione per ottenere questo feedback e utilizzarlo proficuamente.

Prima di parlare più concretamente della Valutazione per l’Apprendimento, una piccola nota teorica: il padre dell’Assessment for Learning è Dylan Wiliam, che ne ha posto le basi nel libretto Inside the Black Box: Raising Standards Through Classroom Assessment.

Lo scopo della valutazione fa la differenza

La Valutazione per l’Apprendimento è già nel bagaglio di molti insegnanti, che la usano più o meno consapevolmente. Può assumere, per esempio, la forma di una domanda fatta durante una spiegazione o di una breve esercitazione alla fine. Il nodo essenziale sta nel motivo per cui facciamo quella domanda o quell’esercitazione: se stiamo facendo la Valutazione per l’Apprendimento non vogliamo dare un voto (in questo caso infatti sarebbe una valutazione dell’apprendimento), ma capire il livello di comprensione dell’argomento per informare le nostre decisioni successive e aiutare gli studenti a raggiungere l’obiettivo.

Insegnamento Reattivo

Dylan Wiliam qualche anno fa si è rammaricato di non aver chiamato la Valutazione per l’Apprendimento “Responsive Teaching”, che potremmo tradurre con Insegnamento Reattivo. Le informazioni raccolte durante la lezione, infatti, devono essere poi utilizzate per aumentare l’efficacia del nostro insegnamento: ci sta che quindi, in risposta alla Valutazione per l’Apprendimento, dobbiamo rispiegare un passaggio, approfondire un concetto, o magari la classe è più avanti di quanto pensassimo e possiamo velocizzare. Può darsi che una parte della classe sia pronta per un’esercitazione più complessa da svolgere indipendentemente, mentre altri studenti debbano lavorare un po’ di più con noi. Spesso queste decisioni vanno prese sul momento (da cui l’idea di Insegnamento Reattivo). Il nostro fine è potenziare l’apprendimento, per questo si chiama Valutazione per l’Apprendimento.

L’importanza di raccogliere informazioni affidabili

È essenziale trovare tecniche affidabili, rapide ed efficaci nella nostra Valutazione per l’Apprendimento. Scriverò prossimamente un altro articolo con alcuni suggerimenti, ma vorrei citare qui un esempio negativo che rappresenta alla perfezione una tecnica inaffidabile e inefficace: interrompere o concludere una spiegazione e chiedere alla classe “C’è qualche domanda?”. Il silenzio che di solito segue questa domanda o le teste che fanno cenno di assenso, ci dicono davvero che ogni studente ha veramente capito ed è pronto ad andare avanti? Direi di no. Eppure lo facciamo tutti! Dobbiamo trovare e utilizzare strategie che ci diano informazioni affidabili.

Attivare gli studenti come risorse attive

La Valutazione per l’Apprendimento non è soltanto nella direzione insegnante-studenti, ma ha anche l’obiettivo di rendere gli studenti più consapevoli, più attivi nel loro apprendimento, e di aiutarli a pensare come un insegnante. Devono riflettere in modo più critico su dove sono ora, dove stanno andando e come arrivarci.

valutazione per l'apprendimento grafico

I cinque processi principali che si svolgono nella Valutazione per l’Apprendimento

  1. Le domande, che consentono a uno studente di capire a che livello si trova.
  2. Il feedback, che l’insegnante fornisce a ciascuno studente su come migliorare. Il feedback può assumere diverse forme (un commento, una domanda aperta, una nota scritta etc.).
  3. Agli studenti viene spiegato, mostrato come è un lavoro ben fatto per ogni compito che sono chiamati a svolgere, così che le aspettative siano chiare.
  4. Gli studenti diventano più indipendenti nel loro apprendimento, prendendo parte alla valutazione tra pari e all’autovalutazione.
  5. Anche le valutazioni sommative (ad esempio un compito in classe) possono essere utilizzate per aiutarli a migliorare l’apprendimento.

Differenza tra la Valutazione per l’Apprendimento e la Valutazione Formativa

Ci sono molti punti di contatto tra la Valutazione per l’Apprendimento e la Valutazione Formativa, che spesso si sovrappongono. La differenza principale sta nel fatto che la Valutazion per l’Apprendimento ha come cardine attivare gli studenti, renderli agenti della valutazione attraverso l’autovalutazione e quella tra pari.

Conclusione

Questa era solo un’introduzione alla Valutazione per l’Apprendimento. Concludo con una bellissima frase di Dylan Wiliam: «La valutazione per l’apprendimento non è un processo fatto dagli insegnanti agli studenti. È sì guidato dagli insegnanti, ma fatto con gli studenti, per coinvolgerli nel loro apprendimento» («It is not a process done by teachers to students. It is led by teachers, but is actually done with students, to engage students in their own learning»).


Risorse:

Condividi

About Mr Bellana

Luca Bellana è insegnante, head of Phonics e coordinatore del team di ricerca in una scuola primaria di Londra. È specializzato nell’utilizzo della ricerca scientifica nell’insegnamento. Scrive per “Parliamo di insegnamento” articoli su ricerche, pubblicazioni e studi di rilevanza in campo educativo.

View all posts by Mr Bellana →